Germania: la capitale Berlino
Gli anni di passaggio al terzo millennio hanno coinciso con la profonda rinascita politica, culturale e architettonica di Berlino. Un nuovo, esaltante rinascimento ha spazzato le ferite che hanno contrassegnato i suoi ultimi 70 anni di storia. La capitale della Germania unita è una città nuova, che non ha dimenticato il proprio passato, ma che si slancia nel futuro, splendidamente rappresentato da un’autentica esplosione architettonica che ha saputo trasferire nel contesto urbano il meglio dell’arte contemporanea. Visitare oggi Berlino è una piacevole, continua sorpresa.
Testo di Cristiano Pinotti, foto di Giampiero Lambri
ll nostro viaggio inizia dall’Isola dei Musei - l’area più antica della città, adagiata tra gli affluenti dello Spree - in cui gli edifici storici fanno da cornice a un impressionante impianto museale degno di una delle più importanti capitali europee e tale da meritare l’inserimento nella lista Unesco dei Patrimoni dell’Umanità. Il Berliner Dom, la cattedrale, accoglie il visitatore con il suo sfarzoso neobarocco, risalente agli ultimi scampoli del 1800. Sovrastato da una grandiosa cupola alta poco meno di 100 metri, presenta interni riccamente decorati, dove spiccano la Tomba dell’Elettore del 1530, i Sarcofagi di Federico I e di sua moglie e il grandioso organo di Wilhelm Sauer.
Accanto al duomo si apre il Lustgarten, il giardino del piacere, che durante la sua lunga storia ha vissuto un incredibile susseguirsi di eventi. Nato come semplice orto, in epoca seicentesca divenne un giardino con statue, grotte, fontane e piante esotiche. Orpelli di piacere che non potevano essere tollerati dal convinto militarismo di Federico Guglielmo I, che trasformò il giardino in un campo per esercitazioni militari. Più avanti la caserma lasciò spazio a un parco al cui centro campeggiava un’enorme vasca in granito di oltre 70 tonnellate.
Hitler lo trasformò in uno spazio per parate, fortunatamente cancellato da un recente restauro, che ha restituito alla città un incantevole giardino prospiciente al monumentale colonnato dell’Altes Museum. Tra i più importanti esempi di arte neoclassica, lo splendido edificio dell’Altes Museum ospita una delle più interessanti collezioni di antichità greche, etrusche e romane. Tra le sue opere più importanti vanno citate la copia romana della Testa di Pericle, un mosaico che proviene dalla Villa di Adriano e l’Anfora di Andochides.
Il Neues Museum, chiuso dai tempi della Seconda Guerra Mondiale per i gravi danni causati dai bombardamenti, poi ricostruito una prima volta negli anni ottanta, dalla fine del 2009 ha finalmente ripreso il suo posto all'interno del MuseumInsel dopo 4 anni di lunghi restauri e ristrutturazioni. La sua vocazione espositiva è rimasta la stessa delle origini: una collezione di migliaia di reperti archeologici e etnologici delle civiltà antiche ed egizie tra cui spicca il famoso busto della regina egiziana Nefertiti, scoperto nel 1912 e risalente a 3.300 anni fa.
Pezzo forte di tutta l’isola è però il Pergamonmuseum, che deve il suo nome al celebre Altare di Pergamo, autentica star della sua sala principale. La struttura si compone di tre distinte collezioni: il Museo di Antichità greche e romane, il Museo di Antichità del Vicino Oriente e il Museo di Arte Islamica, collezioni che testimoniano l’importanza degli studiosi tedeschi in ambito archeologico. Difficile elencare tutti i capolavori custoditi e ricostruiti al suo interno. Rapidamente citiamo: la Porta del Mercato di Mileto, la statua di Persefone, i mosaici di Cerasa, la scultura di Athena, i muri in mattoni smaltati di Susa, la porta Ishtar di Babilonia, la ricostruzione del Palazzo assiro, il Mirhrab di Kashan e l’Aleppo Zimmer.
L’Alte Nationalgalerie, raggiungibile attraverso una doppia scalinata dominata dalla statua equestre di Federico Guglielmo IV, custodisce un’interessante collezione di arte moderna che spazia dal romanticismo tedesco agli impressionisti francesi. Il Bodemuseum, con la sua caratteristica forma a cuneo e la grandiosa cupola propone negli ampi saloni barocchi una collezione di Arte Bizantina a fianco di importanti opere scultoree europee che coprono i secoli dal medioevo al XVIII secolo, tra le quali spiccano lavori di Canova, Bernini e Donatello.
Il Nikolaiviertel è un bel quartiere ad est dell'Isola dei Musei ricco di piccoli negozi, pub, ristoranti e osterie. Nato sulle macerie della seconda guerra, rappresenta il tentativo, non completamente riuscito, di ricostruire l’anima medioevale di Berlino. Si contraddistingue per un gran numero di copie moderne di storici edifici berlinesi, ma anche per alcune interessantissime costruzioni originali.
La Nikolaikirche, che dà il nome all'intero quartiere, è il più antico edificio sacro della città. Devastata dai bombardamenti del 1945, la chiesa ha ritrovato il suo originario aspetto gotico nella ricostruzione operata nel 1987. Attualmente ospita una mostra permanente sulla storia di Berlino. Il Rotes Rathaus, in mattoni rossi, è il municipio principale e venne costruito tra il 1861 e il 1869. L’edificio, ispirato al rinascimento italiano, è ornato dalla cosiddetta “cronaca in pietra”, un fregio continuo, che propone scene e personaggi della storia cittadina.
Poco distante si innalzano i 365 metri della Torre della televisione (Telespargel), dalla cui piattaforma panoramica si gode di uno splendido panorama sull’intera città. Molto più in basso è invece la gotica Marienkirche, una delle più belle chiese di Berlino. Al suo interno si conservano autentici capolavori di tutte le epoche: il ciclo di affreschi detti “danza della morte” risalenti al 1485, l’altare gotico del 1510, il fonte battesimale gotico del 1437, la tomba barocca di Ehrentreich e Anna von Robel del 1630, il pulpito in alabastro di Andreas Schluter del 1703. Poco più a est si apre la famosa Alexanderplatz.
L’area a ovest del centro è dominata dal Viale Unter den Linden, su cui si affacciano innumerevoli edifici barocchi e neoclassici. Uno di questi, lo Zeughaus (l’antico arsenale), ospita il Museo di Storia della Germania che, attraverso molteplici e diversificati reperti, descrive la storia tedesca dal medioevo all’epoca contemporanea. Accanto a capolavori delle più importanti arti figurative trovano spazio macchine che hanno segnato la nascita dell’industria, strumenti di quotidiano utilizzo e tristi reperti che rammentano le vicende del XX secolo.
Percorrendo il viale per tutta la sua lunghezza, si raggiunge Pariser Platz che segnava, attraverso la famosissima Porta di Brandeburgo, il confine tra Berlino Est e Berlino Ovest. Autentico simbolo di Berlino, la Porta di Brandeburgo è una struttura neoclassica edificata alla fine del Settecento. Il possente colonnato dorico è sormontato da bassorilievi che raffigurano scene mitologiche, sopra le quali si innalza la scultura della Quadriga. Sul lato nord di Pariser Platz si può ammirare la sede della DZ Bank realizzata dall'architetto californiano Frank O. Gehry. Primo assaggio della Berlino contemporanea, questo edificio presenta un affascinante cortile interno caratterizzato da una cupola reticolata, e due facciate, completamente differenti tra loro, che giocano nella continua ricerca di vuoti e di pieni, attraverso il sapiente uso del metallo e del vetro.
L’antica riserva di caccia reale, il Tiergarten, ben rappresenta l’attuale anima di Berlino. In quest’area, infatti, si incontra l’antica storia della città e il suo volto contemporaneo. Qui ha sede il cosiddetto Kulturforum, il nuovo centro culturale di Berlino che riunisce: il Kunstgewerbemuseum, il museo di arti e mestieri; la Kupferstichkabinett, una ricca collezione di dipinti, disegni, stampe e incisioni di artisti del calibro di Botticelli, Durer, Rembrandt, Goya; la Gemaldegalerie, una spettacolare pinacoteca che racchiude alcuni dei nomi più importanti della storia dell’arte pittorica. Completano il centro la Kunstbibliothek, con la sua preziosa collezione di libri, arte grafica e pubblicitaria; il Teatro della Filarmonica, uno dei primi esempi di architettura moderna di Berlino, con il podio dedicato all’orchestra che occupa la parte centrale di un immenso pentagono in cui si sviluppano le gallerie destinate al pubblico. Il Tiergarten ospita anche il Quartiere Diplomatico dove spiccano per imponenza e bellezza le cinque ambasciate dei paesi nordici: Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Islanda completate nel 1999.
La visita all’area del Tiergarten non può dirsi conclusa se non con una sosta al Reichstag, uno dei più importanti esempi di architettura guglielmina risalente al 1884-94, la cui cupola, seriamente danneggiata durante la guerra, fu completamente smantellata nella seconda metà del secolo scorso e sostituita con un’ultramoderna struttura in vetro, che copre la sala del Parlamento. Accessibile al pubblico, è un unico, grande, affascinante gioco di luce che contrasta e sublima le pietre ottocentesche che la sorreggono.
Potsdamer Platz è il tempio dell’architettura moderna e contemporanea. L’area che si sviluppa attorno alla piazza è una continua scoperta di scorci nuovi e spettacolari, che esaltano l’acciaio e il vetro e le forme più consone all’espressività contemporanea. Si può partire con il complesso Shell-Haus, costruito tra il 1930 e il 1931, la cui ala più vistosa si innalza a zig-zag sulle sponde del Landwehrkanal; continuare poi con gli aerodinamici edifici del Bauhaus-Archiv; con le torri del Centro Beisheim; con la grandiosa cupola del Sony Center, disegnato in acciaio e cristallo dall'architetto Helmut Jahn; con il quartiere Daimler-Benz che comprende ben 19 palazzi moderni tra i quali spicca l’alta torre Debis-Haus progettata da Renzo Piano e Hans Kollhoff.
La visita della capitale tedesca può trovare nuovi spunti nell'area di Kreuzberg, l’antico quartiere degli operai berlinesi. A parte il folcloristico cartello che segna il Checkpoint Charlie - luogo di confine tra il settore americano e quello sovietico - meritano una sosta i luoghi del terrore nazista, sintetizzati dal Topographie des Terrors, mostra permanente sui crimini perpetrati dal Servizio di Sicurezza del Terzo Reich che proprio in quest’area aveva le proprie sedi. Un ulteriore apporto alla memoria storica tedesca è poi offerto dalla straordinaria e moderna struttura dello Judischen Museum, il museo ebraico disegnato da Daniel Libeskind, che ne rivive la storia dal medioevo ai giorni nostri.
Altra area interessante è la zona del Kurfurstendamm con il grande giardino zoologico, ma soprattutto con la sua Kaiser-Wilhelm-Gedachtnis-Kirche, perennemente circondata da venditori ambulanti, artisti di strada e mendicanti. La chiesa, seriamente danneggiata dai bombardamenti alleati, conserva il prezioso mosaico degli Hohenzollern, la grande scultura di Cristo di Karl Hemmeter e una semplice croce, conosciuta come Crocefisso di Coventry, realizzata con i chiodi trovati tra le ceneri della cattedrale della città britannica distrutta dai raid tedeschi del 1940. Merita infine una visita il Castello (Schloss) di Charlottenburg, il grandioso palazzo settecentesco, residenza estiva dei reali di Prussia, che vanta saloni mozzafiato e uno splendido parco.
Accanto al duomo si apre il Lustgarten, il giardino del piacere, che durante la sua lunga storia ha vissuto un incredibile susseguirsi di eventi. Nato come semplice orto, in epoca seicentesca divenne un giardino con statue, grotte, fontane e piante esotiche. Orpelli di piacere che non potevano essere tollerati dal convinto militarismo di Federico Guglielmo I, che trasformò il giardino in un campo per esercitazioni militari. Più avanti la caserma lasciò spazio a un parco al cui centro campeggiava un’enorme vasca in granito di oltre 70 tonnellate.
Hitler lo trasformò in uno spazio per parate, fortunatamente cancellato da un recente restauro, che ha restituito alla città un incantevole giardino prospiciente al monumentale colonnato dell’Altes Museum. Tra i più importanti esempi di arte neoclassica, lo splendido edificio dell’Altes Museum ospita una delle più interessanti collezioni di antichità greche, etrusche e romane. Tra le sue opere più importanti vanno citate la copia romana della Testa di Pericle, un mosaico che proviene dalla Villa di Adriano e l’Anfora di Andochides.
Il Neues Museum, chiuso dai tempi della Seconda Guerra Mondiale per i gravi danni causati dai bombardamenti, poi ricostruito una prima volta negli anni ottanta, dalla fine del 2009 ha finalmente ripreso il suo posto all'interno del MuseumInsel dopo 4 anni di lunghi restauri e ristrutturazioni. La sua vocazione espositiva è rimasta la stessa delle origini: una collezione di migliaia di reperti archeologici e etnologici delle civiltà antiche ed egizie tra cui spicca il famoso busto della regina egiziana Nefertiti, scoperto nel 1912 e risalente a 3.300 anni fa.
Pezzo forte di tutta l’isola è però il Pergamonmuseum, che deve il suo nome al celebre Altare di Pergamo, autentica star della sua sala principale. La struttura si compone di tre distinte collezioni: il Museo di Antichità greche e romane, il Museo di Antichità del Vicino Oriente e il Museo di Arte Islamica, collezioni che testimoniano l’importanza degli studiosi tedeschi in ambito archeologico. Difficile elencare tutti i capolavori custoditi e ricostruiti al suo interno. Rapidamente citiamo: la Porta del Mercato di Mileto, la statua di Persefone, i mosaici di Cerasa, la scultura di Athena, i muri in mattoni smaltati di Susa, la porta Ishtar di Babilonia, la ricostruzione del Palazzo assiro, il Mirhrab di Kashan e l’Aleppo Zimmer.
L’Alte Nationalgalerie, raggiungibile attraverso una doppia scalinata dominata dalla statua equestre di Federico Guglielmo IV, custodisce un’interessante collezione di arte moderna che spazia dal romanticismo tedesco agli impressionisti francesi. Il Bodemuseum, con la sua caratteristica forma a cuneo e la grandiosa cupola propone negli ampi saloni barocchi una collezione di Arte Bizantina a fianco di importanti opere scultoree europee che coprono i secoli dal medioevo al XVIII secolo, tra le quali spiccano lavori di Canova, Bernini e Donatello.
Il Nikolaiviertel è un bel quartiere ad est dell'Isola dei Musei ricco di piccoli negozi, pub, ristoranti e osterie. Nato sulle macerie della seconda guerra, rappresenta il tentativo, non completamente riuscito, di ricostruire l’anima medioevale di Berlino. Si contraddistingue per un gran numero di copie moderne di storici edifici berlinesi, ma anche per alcune interessantissime costruzioni originali.
La Nikolaikirche, che dà il nome all'intero quartiere, è il più antico edificio sacro della città. Devastata dai bombardamenti del 1945, la chiesa ha ritrovato il suo originario aspetto gotico nella ricostruzione operata nel 1987. Attualmente ospita una mostra permanente sulla storia di Berlino. Il Rotes Rathaus, in mattoni rossi, è il municipio principale e venne costruito tra il 1861 e il 1869. L’edificio, ispirato al rinascimento italiano, è ornato dalla cosiddetta “cronaca in pietra”, un fregio continuo, che propone scene e personaggi della storia cittadina.
Poco distante si innalzano i 365 metri della Torre della televisione (Telespargel), dalla cui piattaforma panoramica si gode di uno splendido panorama sull’intera città. Molto più in basso è invece la gotica Marienkirche, una delle più belle chiese di Berlino. Al suo interno si conservano autentici capolavori di tutte le epoche: il ciclo di affreschi detti “danza della morte” risalenti al 1485, l’altare gotico del 1510, il fonte battesimale gotico del 1437, la tomba barocca di Ehrentreich e Anna von Robel del 1630, il pulpito in alabastro di Andreas Schluter del 1703. Poco più a est si apre la famosa Alexanderplatz.
L’area a ovest del centro è dominata dal Viale Unter den Linden, su cui si affacciano innumerevoli edifici barocchi e neoclassici. Uno di questi, lo Zeughaus (l’antico arsenale), ospita il Museo di Storia della Germania che, attraverso molteplici e diversificati reperti, descrive la storia tedesca dal medioevo all’epoca contemporanea. Accanto a capolavori delle più importanti arti figurative trovano spazio macchine che hanno segnato la nascita dell’industria, strumenti di quotidiano utilizzo e tristi reperti che rammentano le vicende del XX secolo.
Percorrendo il viale per tutta la sua lunghezza, si raggiunge Pariser Platz che segnava, attraverso la famosissima Porta di Brandeburgo, il confine tra Berlino Est e Berlino Ovest. Autentico simbolo di Berlino, la Porta di Brandeburgo è una struttura neoclassica edificata alla fine del Settecento. Il possente colonnato dorico è sormontato da bassorilievi che raffigurano scene mitologiche, sopra le quali si innalza la scultura della Quadriga. Sul lato nord di Pariser Platz si può ammirare la sede della DZ Bank realizzata dall'architetto californiano Frank O. Gehry. Primo assaggio della Berlino contemporanea, questo edificio presenta un affascinante cortile interno caratterizzato da una cupola reticolata, e due facciate, completamente differenti tra loro, che giocano nella continua ricerca di vuoti e di pieni, attraverso il sapiente uso del metallo e del vetro.
L’antica riserva di caccia reale, il Tiergarten, ben rappresenta l’attuale anima di Berlino. In quest’area, infatti, si incontra l’antica storia della città e il suo volto contemporaneo. Qui ha sede il cosiddetto Kulturforum, il nuovo centro culturale di Berlino che riunisce: il Kunstgewerbemuseum, il museo di arti e mestieri; la Kupferstichkabinett, una ricca collezione di dipinti, disegni, stampe e incisioni di artisti del calibro di Botticelli, Durer, Rembrandt, Goya; la Gemaldegalerie, una spettacolare pinacoteca che racchiude alcuni dei nomi più importanti della storia dell’arte pittorica. Completano il centro la Kunstbibliothek, con la sua preziosa collezione di libri, arte grafica e pubblicitaria; il Teatro della Filarmonica, uno dei primi esempi di architettura moderna di Berlino, con il podio dedicato all’orchestra che occupa la parte centrale di un immenso pentagono in cui si sviluppano le gallerie destinate al pubblico. Il Tiergarten ospita anche il Quartiere Diplomatico dove spiccano per imponenza e bellezza le cinque ambasciate dei paesi nordici: Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Islanda completate nel 1999.
La visita all’area del Tiergarten non può dirsi conclusa se non con una sosta al Reichstag, uno dei più importanti esempi di architettura guglielmina risalente al 1884-94, la cui cupola, seriamente danneggiata durante la guerra, fu completamente smantellata nella seconda metà del secolo scorso e sostituita con un’ultramoderna struttura in vetro, che copre la sala del Parlamento. Accessibile al pubblico, è un unico, grande, affascinante gioco di luce che contrasta e sublima le pietre ottocentesche che la sorreggono.
Potsdamer Platz è il tempio dell’architettura moderna e contemporanea. L’area che si sviluppa attorno alla piazza è una continua scoperta di scorci nuovi e spettacolari, che esaltano l’acciaio e il vetro e le forme più consone all’espressività contemporanea. Si può partire con il complesso Shell-Haus, costruito tra il 1930 e il 1931, la cui ala più vistosa si innalza a zig-zag sulle sponde del Landwehrkanal; continuare poi con gli aerodinamici edifici del Bauhaus-Archiv; con le torri del Centro Beisheim; con la grandiosa cupola del Sony Center, disegnato in acciaio e cristallo dall'architetto Helmut Jahn; con il quartiere Daimler-Benz che comprende ben 19 palazzi moderni tra i quali spicca l’alta torre Debis-Haus progettata da Renzo Piano e Hans Kollhoff.
La visita della capitale tedesca può trovare nuovi spunti nell'area di Kreuzberg, l’antico quartiere degli operai berlinesi. A parte il folcloristico cartello che segna il Checkpoint Charlie - luogo di confine tra il settore americano e quello sovietico - meritano una sosta i luoghi del terrore nazista, sintetizzati dal Topographie des Terrors, mostra permanente sui crimini perpetrati dal Servizio di Sicurezza del Terzo Reich che proprio in quest’area aveva le proprie sedi. Un ulteriore apporto alla memoria storica tedesca è poi offerto dalla straordinaria e moderna struttura dello Judischen Museum, il museo ebraico disegnato da Daniel Libeskind, che ne rivive la storia dal medioevo ai giorni nostri.
Altra area interessante è la zona del Kurfurstendamm con il grande giardino zoologico, ma soprattutto con la sua Kaiser-Wilhelm-Gedachtnis-Kirche, perennemente circondata da venditori ambulanti, artisti di strada e mendicanti. La chiesa, seriamente danneggiata dai bombardamenti alleati, conserva il prezioso mosaico degli Hohenzollern, la grande scultura di Cristo di Karl Hemmeter e una semplice croce, conosciuta come Crocefisso di Coventry, realizzata con i chiodi trovati tra le ceneri della cattedrale della città britannica distrutta dai raid tedeschi del 1940. Merita infine una visita il Castello (Schloss) di Charlottenburg, il grandioso palazzo settecentesco, residenza estiva dei reali di Prussia, che vanta saloni mozzafiato e uno splendido parco.