la città di Bruges
Il nord Europa è spesso ingiustamente relegato a un ruolo turistico marginale. L’immaginario collettivo tende a catalogare intere nazioni in pochi stereotipi, mutuati dalle scarne immagini che il media più largamente utilizzato, la televisione, fa penetrare nelle nostre case. Così, il Belgio spesso si riduce alla sola sede europarlamentare di Bruxelles, oppure a impervi “muri” percorsi con fatica da ciclisti coperti di fango, durante una fredda e piovosa primavera. Eppure questa piccola nazione nasconde tanti centri di notevole interesse artistico, culturale e paesaggistico: autentiche perle che, come Bruges, vanno scoperte con discrezione, passeggiando tra ciottoli e canali, con occhi capaci di cogliere il fascino misterioso e romantico di questo piccolo scrigno nel cuore dell’Europa.
Testo e foto a cura della redazione
La piazza del Burg è il catalizzatore turistico per eccellenza. Qui si radunano alcuni dei più interessanti e spettacolari monumenti cittadini, primo e gustoso assaggio di quanto Bruges è in grado di offrire anche al turista più esigente. La piazza è contornata da cinque splendidi edifici: la Basilica del Sacro Sangue, composta da due cappelle sovrapposte; il Municipio, con la sua Sala Gotica sormontata da un superbo soffitto a cassettoni in legno intagliato e dorato; il Palazzo di Giustizia, abbellito da un camino in quercia e marmo; il palazzo del “Brusge Vrije”; e infine la Prepositura, della seconda metà del Seicento. Usciti dalla piazza, e attraversato il canale, si sbuca nella cosiddetta Pescheria, un complesso architettonico costruito nei primi dell’Ottocento, e che ancora oggi ospita, ogni mattina, il mercato ittico.
Una breve passeggiata lungo il canale ci conduce sino al Groeningemuseum, che conserva una collezione particolarmente ricca di pittori “fiamminghi primitivi”. Sempre nella stessa zona sono da segnalare il Museo Brangwyn-Arentshuis e il Gruuthuse, con collezioni di pizzi, monete, arazzi, strumenti musicali, armi, mobili e utensili da cucina. Appena poco più avanti ecco la Chiesa di Nostra Signora, costruita tra il XIII e il XV secolo, che custodisce autentici capolavori artistici. Su tutti spicca la Madonna con Bambino scolpita il marmo bianco da Michelangelo, ma non sono da sottovalutare anche le tombe, del XVI secolo, di Carlo il Temerario e di Maria di Borgogna, oltre ad alcuni affreschi di epoca medioevale.
Il Vecchio ospedale di San Giovanni e la Birreria “Staffe Hendrik”, di cui ci sono tracce già nel 1546 e che è possibile visitare, ci conducono al Begijnhof, il Beghinaggio Principesco Ten Wijngaarde. Il fenomeno del “beghinaggio” costituisce uno degli aspetti più singolari della cultura fiamminga. Dal medioevo sino al XVIII secolo, infatti, in molte città del Belgio furono costruiti interi quartieri, dipinti di bianco, abitati dalle “beghine”, donne che, pur non essendolo, trascorrevano un’esistenza da vere e proprie monache. Attualmente il Beghinaggio di Bruges è abitato da monache benedettine, i cui abiti riconducono alla moda del XV secolo. Lì vicino ci si può concedere una pausa romantica presso il Minnewater, il lago dell’amore, un tempo vivace porto fluviale, oggi caratteristica passeggiata “a due”.
Tornando verso il Burg si incontrano il Palazzo Vescovile; la Cattedrale di San Salvatore, ricca di arazzi, pitture, monumenti sepolcrali, inoltre impreziosita da un organo seicentesco e da imponenti stalli; la Torre Comunale del Mercato Coperto. La torre ottagonale, simbolo della città, offre, a chi abbia il coraggio di salire i suoi 366 gradini, un superbo panorama. Il suo meraviglioso carillon è composto da ben 47 campane di bronzo. Da qui si può poi proseguire, attraverso la vista delle chiese di San Pietro, Santa Walburga (barocca), Sant’Anna e di Gerusalemme, fino al Kantcentrum, il museo del merletto, arte per cui Bruges era ed è famosa in tutta Europa. Giunti poi sul canale, la vista si apre su due splendidi mulini di legno, il primo, De Nieuwe Papegaai, in disuso e ricostruito nel 1970, il secondo, Sint-Janshuysmolen, ancora utilizzato e visitabile.
Poco distante può essere interessante una visita alla Gilda degli Arcieri di San Giorgio che conserva una bella collezione di balestre. Passando a fianco della Kruispoort, una delle porte che facevano parte della cinta muraria medioevale, è possibile fare una piacevole sosta alla Birreria De Gouden Boom, attiva già nel 1587. Tornando alla torre comunale può invece essere interessante fare una passeggiata per il vecchio quartiere anseatico, quella zona cittadina in cui, tra il XIV e il XV secolo, si intrattenevano i più strani commerci. Quest’area è impreziosita dalla Loggia dei Borghesi, dalla Cappella di Nostra Signora, dalla Chiesa di Sant’Egidio, dalla Ezelpoort (la Porta di Ostenda) e dalla ricca Chiesa di San Giacomo.
Appena fuori dalla città si estendono diversi “demani” di innegabile fascino. Il Demanio Provinciale Tillegembos, oltre al paesaggio ricco di flora e fauna, offre la vista di un bel castello del XIV secolo.
Il Demanio Comunale Beisbroek, il cui parco del castello si estende per ben 98 ettari,si segnala per un osservatorio astronomico davvero suggestivo. Il Demanio Comunale Tudor offre un castello in stile inglese e un bel parco. Il Demanio Provinciale Fort Van Beieren si caratterizza per un paesaggio ricco di costruzioni con fossati, canali aperti, ponticelli romantici, pioppi che si piegano al vento. Davvero interessanti anche le abbazie di San Trudo di Male e di Sant’Andrea di Zevenkerken. Quest’ultima si trova all’interno di un vasto bosco e merita una sosta anche per la possibilità di degustare la birra e il formaggio prodotti dai monaci.
Una breve passeggiata lungo il canale ci conduce sino al Groeningemuseum, che conserva una collezione particolarmente ricca di pittori “fiamminghi primitivi”. Sempre nella stessa zona sono da segnalare il Museo Brangwyn-Arentshuis e il Gruuthuse, con collezioni di pizzi, monete, arazzi, strumenti musicali, armi, mobili e utensili da cucina. Appena poco più avanti ecco la Chiesa di Nostra Signora, costruita tra il XIII e il XV secolo, che custodisce autentici capolavori artistici. Su tutti spicca la Madonna con Bambino scolpita il marmo bianco da Michelangelo, ma non sono da sottovalutare anche le tombe, del XVI secolo, di Carlo il Temerario e di Maria di Borgogna, oltre ad alcuni affreschi di epoca medioevale.
Il Vecchio ospedale di San Giovanni e la Birreria “Staffe Hendrik”, di cui ci sono tracce già nel 1546 e che è possibile visitare, ci conducono al Begijnhof, il Beghinaggio Principesco Ten Wijngaarde. Il fenomeno del “beghinaggio” costituisce uno degli aspetti più singolari della cultura fiamminga. Dal medioevo sino al XVIII secolo, infatti, in molte città del Belgio furono costruiti interi quartieri, dipinti di bianco, abitati dalle “beghine”, donne che, pur non essendolo, trascorrevano un’esistenza da vere e proprie monache. Attualmente il Beghinaggio di Bruges è abitato da monache benedettine, i cui abiti riconducono alla moda del XV secolo. Lì vicino ci si può concedere una pausa romantica presso il Minnewater, il lago dell’amore, un tempo vivace porto fluviale, oggi caratteristica passeggiata “a due”.
Tornando verso il Burg si incontrano il Palazzo Vescovile; la Cattedrale di San Salvatore, ricca di arazzi, pitture, monumenti sepolcrali, inoltre impreziosita da un organo seicentesco e da imponenti stalli; la Torre Comunale del Mercato Coperto. La torre ottagonale, simbolo della città, offre, a chi abbia il coraggio di salire i suoi 366 gradini, un superbo panorama. Il suo meraviglioso carillon è composto da ben 47 campane di bronzo. Da qui si può poi proseguire, attraverso la vista delle chiese di San Pietro, Santa Walburga (barocca), Sant’Anna e di Gerusalemme, fino al Kantcentrum, il museo del merletto, arte per cui Bruges era ed è famosa in tutta Europa. Giunti poi sul canale, la vista si apre su due splendidi mulini di legno, il primo, De Nieuwe Papegaai, in disuso e ricostruito nel 1970, il secondo, Sint-Janshuysmolen, ancora utilizzato e visitabile.
Poco distante può essere interessante una visita alla Gilda degli Arcieri di San Giorgio che conserva una bella collezione di balestre. Passando a fianco della Kruispoort, una delle porte che facevano parte della cinta muraria medioevale, è possibile fare una piacevole sosta alla Birreria De Gouden Boom, attiva già nel 1587. Tornando alla torre comunale può invece essere interessante fare una passeggiata per il vecchio quartiere anseatico, quella zona cittadina in cui, tra il XIV e il XV secolo, si intrattenevano i più strani commerci. Quest’area è impreziosita dalla Loggia dei Borghesi, dalla Cappella di Nostra Signora, dalla Chiesa di Sant’Egidio, dalla Ezelpoort (la Porta di Ostenda) e dalla ricca Chiesa di San Giacomo.
Appena fuori dalla città si estendono diversi “demani” di innegabile fascino. Il Demanio Provinciale Tillegembos, oltre al paesaggio ricco di flora e fauna, offre la vista di un bel castello del XIV secolo.
Il Demanio Comunale Beisbroek, il cui parco del castello si estende per ben 98 ettari,si segnala per un osservatorio astronomico davvero suggestivo. Il Demanio Comunale Tudor offre un castello in stile inglese e un bel parco. Il Demanio Provinciale Fort Van Beieren si caratterizza per un paesaggio ricco di costruzioni con fossati, canali aperti, ponticelli romantici, pioppi che si piegano al vento. Davvero interessanti anche le abbazie di San Trudo di Male e di Sant’Andrea di Zevenkerken. Quest’ultima si trova all’interno di un vasto bosco e merita una sosta anche per la possibilità di degustare la birra e il formaggio prodotti dai monaci.