Capo Nord e i fiordi norvegesi in moto
Nell'immaginario collettivo di tanti motociclisti italiani c'è una meta che, una volta almeno nella vita, deve essere raggiunta. La rupe di Capo Nord, il punto più a settentrione raggiungibile via terra, in Europa. Ma Capo Nord in sé, oggi rischia di deludere: troppo grande il centro turistico, troppi autobus, troppo facile arrivare all'isola Mageroya attraversando il tunnel. Il mito, infatti, si è come “traslato”: non più una meta per avventurieri, per “macina-chilometri” con in testa esclusivamente questo punto sperduto nell’artico. Il vero mito è il viaggio stesso, attraverso la natura incontaminata dei fiordi norvegesi, lo spettacolo del sole di mezzanotte, il deserto verde della terra dei Sami, l'assoluto silenzio degli spazi del grande nord.
Testo e foto a cura di Angelo Fanzini
Testo e foto a cura di Angelo Fanzini
Per questo raggiungere "Nord Kapp" rimane uno dei viaggi più incredibili che si possano affrontare: migliaia di chilometri fino ai confini del mondo, immersi in paesaggi estremi, tra le montagne, i fiordi e le isole della Norvegia, nella taiga lappone, nelle immense foreste e nei laghi finlandesi, nella calma e serena natura svedese. Poche aree al mondo riescono ad entusiasmare i viaggiatori come il grande nord europeo. Chi ha viaggiato in Scandinavia spesso è rimasto contagiato dal “male del nord”: una profonda nostalgia per la natura e per le genti di queste terre.
Un viaggio di questo impegno, però, se non programmato con attenzione, rischia di diventare una corsa di migliaia di chilometri, con il risultato di vedere tanto, per non perdere apparentemente nulla, ma di cogliere poco. Per questo vogliamo fornirvi in questo servizio una serie di spunti per un viaggio di tre settimane attraverso alcuni luoghi irrinunciabili della Scandinavia (la regione dei Fiordi, l'arcipelago delle isole Lofoten, la Lapponia, le capitali), un itinerario adatto alle due e alle quattro ruote, sperimentato negli anni e già apprezzato da molti partecipanti a viaggi di gruppo.
Si spiega in questi termini la scelta di risalire la Norvegia all'andata, per immergersi profondamente nella regione dei grandi fiordi, la zona più entusiasmante ma anche la più impegnativa per la guida e di riservare il ritorno alle facili strade finlandesi e svedesi. Con più giorni a disposizione si potrebbero approfondire altre regioni, non toccate dall'itinerario o attraversate velocemente, come la Lapponia svedese e la regione dei grandi laghi finlandesi che meritano viaggi specifici.
Si spiega in questi termini la scelta di risalire la Norvegia all'andata, per immergersi profondamente nella regione dei grandi fiordi, la zona più entusiasmante ma anche la più impegnativa per la guida e di riservare il ritorno alle facili strade finlandesi e svedesi. Con più giorni a disposizione si potrebbero approfondire altre regioni, non toccate dall'itinerario o attraversate velocemente, come la Lapponia svedese e la regione dei grandi laghi finlandesi che meritano viaggi specifici.
Oslo
La capitale della Norvegia è una città dal fascino discreto, con qualche spunto architettonico di pregio (la fortezza di Akershus e il Teatro dell'Opera su tutti), moltissime occasioni culturali, musei e infiniti spazi verdi. Tra le attrazioni principali della capitale Norvegese: l'Holmenkollen, il trampolino olimpionico di salto con gli sci da cui è possibile godere uno splendido panorama sul fiordo di Oslo. Tantissime, come accennato, le esposizioni museali e i parchi: consigliamo la visita del Norsk Folkemuseum, ricostruzione di un antico villaggio con 150 edifici regionali e l'adiacente Vikingskipene, "la casa delle navi vichinghe" (tra le quali la nave di Tune, ritrovata nel 1867; la Gokstad, del X secolo, e quella di Oseberg, del IX secolo). Decisamente particolare è poi il Vigeland Park che tra ruscelli, prati, alberi e stagni, ospita centinaia di opere scultoree dell’artista norvegese Gustav Vigeland e dedicate all'esplorazione di tutti i sentimenti umani, sotto forma di bronzo e granito.
Il Telemark
La regione del Telemark, è un complesso sistema di corsi d'acqua che solcano vallate verdeggianti coperte da vaste pinete. Ospita uno dei più famosi ed importanti monumenti dell’intera Norvegia, la Stavkirke di Heddal, la più grande delle 28 chiese di legno del Paese. Risalente alla prima metà del Duecento, si fonda su poderosi pilastri in pino locale. Scritte runiche, leggende vichinghe rielaborate in versione cristiana, paurosi volti scolpiti nel legno, permettono di entrare in un’insolita religiosità. La mostra permanente, allestita a fianco della chiesa, offre l’opportunità di conoscerne la storia e di comprendere i dettagli costruttivi. Dopo questa immersione storico-architettonica si torna a godere della incontaminata natura del grande nord. Risalendo la vallata di Hovdall si lambisce la vetta del Gaustahytta (1883 m.), per poi attraversare il maestoso massiccio Haukelifjell.
Bergen e i fiordi
La regione dei fiordi, da sola, varrebbe l’intero viaggio. Una dimensione assolutamente unica: montagne che si tuffano nelle fredde acque dell’oceano, meravigliosi frutteti, un verde scintillante che si perde nel blu del mare, e poi un caleidoscopico rincorrersi di sensazioni che intersecano leggende a tradizioni, folclore a cultura. Da Odda si costeggia il primo fiordo il Sorfjorden, che sfocia nell'Hardangerfjorden, perfetto antipasto di Bergen, la “Capitale dei Fiordi”.
La città, seconda della Norvegia, fu fondata dal re Olav III il Pacifico (1070), il suo primo nome Biorgvin significava "prato tra i monti". Famosa per l'antico quartiere anseatico di Bryggen, interamente costruito in legno e riconosciuto come patrimonio dell'umanità DALL'UNESCO, offre molteplici spunti di interesse. Particolarmente interessante la visita dell’Hanseatic Museum, ospitato da un caratteristico edificio in legno del Settecento. Moltissime le vie che, tra vecchi acciottolati e pittoresche case in legno, emanano un fascino d’altri tempi. Tra i monumenti principali citiamo: Mariakirken, una chiesa romanica del XII secolo; la Torre di Rosenkrantz, un’infinità di esposizioni museali e il Bergen Akvariet, l’acquario composto da oltre 70 vasche.
Puntando verso l’interno ci si imbatte nell'interessante cittadina di Voss, dove si trova la Vangskyrkja, una chiesa risalente al 1270, dietro la quale si trova la celebre croce di St. Olav, che simboleggia la conversione al cristianesimo delle popolazioni locali. Nei dintorni di Voss si estende la riserva naturale del Prestegardsmoen, mentre a solo un chilometro dal centro, si può ammirare il Finnesloftet, il più antico edificio in legno della Norvegia, datato 1250. Da Voss si raggiunge il Sognefjorden, il fiordo più esteso (oltre 200 km) e più profondo (1.308 m) della Norvegia. Uno squarcio con pareti a strapiombo che, di quando in quando, divengono più dolci e accompagnano la navigazione attraverso il canale principale. Le emozioni più forti, però, si possono cogliere navigando nelle sue più strette ramificazioni, su tutte il Naeroyfjord che permette di osservare suggestivi salti d’acqua.
Il Parco Nazionale Jotunheimen
La Sognefjellvegen, con il passo alpino più alto della Scandinavia e vista sul ghiacciaio Juvashitta, è una magnifica strada panoramica che attraversa il Parco Nazionale dello Jotunheimen, un vero paradiso per gli amanti della natura, un susseguirsi di sentieri tra gole rocciose, laghetti, cascate, racchiusi tra le più alte montagne della Norvegia. Nei pressi del parco merita una visita il piccolo centro di Lom, un borgo edificato a pochi passi dalle cascate di Prestfossen. Da Lom si diramano moltissimi percorsi di trekking, ma la cittadina nasconde anche notevoli attrattive culturali: la Stavkirke, innanzitutto, un’interessante edificio in legno risalente al XII secolo e ampliata nel periodo seicentesco; e la Fossheim Steinsenter, la più imponente collezione mineralogica e geologica dell’intera Norvegia.
La Strada delle Aquile
Le scogliere del Geirangerfjorden rappresentano una vista indimenticabile tra pareti a strapiombo e cascate mozzafiato, da godere appieno attraverso un meraviglioso passaggio in quota, sul monte Dalsnibba (1.476 metri). Siamo sulla "Strada delle Aquile", che regala la suggestiva veduta delle "cascate delle sette sorelle". Dopo tanta natura è tempo di approdare nella città costiera di Alesund, nota per il suo porto peschereccio, uno dei più importanti del Paese, e per la caratteristica architettura del centro storico in stile Liberty. Da visitare anche il Sunmore Museum che, in una vasta area all'aperto conserva 55 edifici e 30 navi antiche, oltre a ospitare numerose mostre temporanee.
Nel regno dei Troll
Costeggiando lo Storfjorden, la strada prosegue lungo la Trollstigveien, un percorso panoramico scavato nella roccia con vista, da brividi, sul Trollveggen, la parete a strapiombo più alta del nord Europa. Il toponimo, com'è facile intuire, deriva dai mitici Troll, i fantasiosi personaggi presenti in tutte le saghe nordiche. Entriamo nella regione del Trondelag, caratterizzata a ovest da una frastagliatissima costa con profondi fiordi; all'interno da lande montuose costellate da numerosi laghi e cascate.
Merita una sosta la città universitaria di Trondheim, antica capitale della Norvegia. La sua cattedrale, la Nidaros Domkirke, l'edificio medioevale più importante della Norvegia, è il simbolo stesso della cristianità norvegese. La tradizione, infatti, vuole che il suo altare sia stato posto direttamente sulla tomba originaria di St. Olav, il re vichingo che si convertì al cristianesimo. In questa chiesa si svolge la cerimonia di incoronazione dei sovrani norvegesi, e sono conservati i gioielli della corona. Oltre gli immancabili musei, Trondheim riserva altri notevoli spunti di interesse nel quartiere di Bryggen, nell'ottagonale chiesa di Hospital e nella sinagoga.
Il Circolo Polare Artico
A 66° 33' di latitudine nord, sull'altopiano desertico di Saltfjellet, si supera il Circolo polare artico (Polarsirkelen). Un semplice punto geografico, che però non manca di suscitare emozioni quasi infantili. Anche nel terzo millennio, questo banalissimo parallelo terrestre rappresenta ancora un confine che separa il mondo da qualcosa che, ancora oggi, è una frontiera mistica, un regno assoluto della natura, dove l'uomo è un ospite, non è il padrone assoluto. O, almeno così, dovrebbe essere.
Isole Lofoten e Vesteralen
Ci attendono le Lofoten, una delle mete più suggestive dell'intera Scandinavia. I rilevi montuosi, le spettacolari strade panoramiche, il maestoso Trollfjorden, il villaggio-museo di A, e poi Nusfjord, Reine, la cittadina bohemien di Haenningsvaer, i caratteristici tralicci in legno presenti dappertutto per l'essiccazione dei merluzzi e delle aringhe. La storia di questo arcipelago è strettamente legato alle vicende della pesca e, ancora oggi, il pungente odore di merluzzo essiccato è una caratterista che impregna l'aria di queste isole. Un merluzzo che, divenuto stoccafisso, raggiunge soprattutto le tavole italiane e si trasforma in incredibili piatti regionali che, a seconda delle latitudini, presentano infinite varianti. Tra le cittadine più caratteristiche c'è senza dubbio il villaggio pedonale di A, una sorta di museo vivente, dove moltissime abitazioni fanno parte del Norsk Fiskevaers Museum che raccoglie case coloniche, rimesse per le imbarcazioni, magazzini, edifici commerciali e strutture per la lavorazione del pesce.
Un breve tratto di mare separa le Lofoten dalle isole Vesteralen. Il paesaggio, scandito da splendidi fiordi, è più impervio e la regione montuosa dell'isola di Hinnoya rappresenta il solo esempio di foresta di tutta la costa settentrionale della Norvegia. Su quest'isola merita una visita il Trondenes Historiske Senter, un vero tuffo in epoca vichinga. Sull'isola di Langoya, invece, l'antico villaggio di pescatori di Nyksund, abbandonato dall'industria del mare, si sta trasformando in una colonia artistica, immersa in un contesto da cartolina.
Il Finnmark e Capo Nord
Rientrati sulla costa norvegese, si attraversa la regione montuosa di Troms, per arrivare a Tromso la più vitale città a nord del Circolo Polare Artico. Tra le sue tante attrattive un paio di musei dedicati all’Artico, un originale giardino botanico dedicato a specie artiche e alpine, e la Mack Olbryggeri, un birrificio fondato nel lontano 1877, vera e propria istituzione cittadina. Costeggiando fiordi scenografici ci avviciniamo all'estremo nord norvegese. Il ghiacciaio Store Lenangstind, sulla riva opposta del Lingefjord, anticipa il Finnmark, la terra dei Lapponi. Presso Alta, meritano una visita le incisioni rupestri, risalenti al 4.000 a.C, del museo di Hjemmeluft. Patrimonio dell’umanità, l’area di Hjemmeluft presenta oltre 2.500 incisioni che rappresentano orsi, renne, alci, scene di caccia e navi.
Costeggiando il Porsangen fjord e attraversando il tunnel si raggiunge l'isola Mageroya, al cui estremo nord si trova la meta ultima del viaggio: NordKapp. Il paesaggio, etereo e rarefatto dell’atmosfera artica, benché decisamente inflazionato dalla massa turistica, riesce ancora a suscitare emozioni. Consigliamo la visita al centro turistico di Nordkapp in serata, per ammirare, tempo permettendo, lo spettacolo del sole di mezzanotte e per le foto di rito alla rupe.
Lapponia: la terra dei Sami
Lasciamo la Norvegia per addentraci in Finlandia. Ci attende la Lapponia finlandese, la terra del popolo Sami, lapponi allevatori di renne. È la terra delle grandi distese verdi a perdita d’occhio, della tundra, delle foreste di betulle e dei grandi laghi che si estende su una vasta area divisa tra Finlandia, Svezia e Norvegia. Come tutte le etnie minoritarie, anche i Sami, specialmente nel passato, hanno visto calpestati i loro diritti; oggi, grazie a una visione sociale decisamente più moderna, l’identità Sami sta rafforzandosi, in special modo proprio in Finlandia. Anche grazie al turismo, i Sami stanno trovando nuove fonti di sostentamento.
Prima tappa in terra finlandese è Inari, sull'omonimo lago, con le sue 3.000 isole. Inari è il cuore della Lapponia finlandese e ospita uno dei più interessanti musei all'aperto di tutto il Paese. Il Sami museum, a nord della città, è totalmente dedicato alla cultura dei lapponi, presenta numerosi edifici e ricostruisce le vicende storiche e tradizionali di questo popolo. Un bellissimo percorso di trekking all'interno dell’area espositiva, attraverso un susseguirsi di piccoli laghetti, raggiunge la Pielpajarven Kirkko, una bella chiesa un legno della seconda metà del Settecento.
Puntiamo decisamente verso sud. Nei pressi di Saariselka, salendo il colle Kaunispaa, ci si può rendere conto dell’immensità di questi spazi. Lo sguardo corre liberamente verso il confine con la Russia, attraverso una landa senza alture, che concede terreno alla meditazione. Lungo la strada meritano una sosta il Kultamuseum, il villaggio dei cercatori d'oro a Tankavaara e, pochi chilometri prima di Rovaniemi, il Circolo Polare Artico, che qui prende il nome di Napapiiri, con la caratteristica casa di Babbo Natale. Ultima città finlandese è Rovaniemi, capitale del popolo Sami. Grandi attrazioni cittadine: la Casa Arktikum, che ospita mostre sulla vita nelle regioni artiche, e il complesso architettonico Lappia-talo.
Svezia e Danimarca: il rientro
Entriamo in Svezia: la strada che costeggia il Golfo di Botnia ci accompagna per centinaia di chilometri fino alla capitale. Meritano una visita lungo il tragitto Gammelstad nei pressi di Lulea, cittadina storica, costruita dai pellegrini nel medioevo attorno alla cattedrale; Hudiksvall, sulla costa centrale, con il caratteristico quartiere sul fiordo, lo Strommingssundet, interamente costruito da piccole case di legno e, ovviamente, Stoccolma. Ancora una lunga tappa di trasferimento per raggiungere la capitale danese Copenaghen prima di imbarcarsi su uno dei tanti traghetti per il rientro in Germania. Per le informazioni sulle capitali rimandiamo ai servizi specifici.
La capitale della Norvegia è una città dal fascino discreto, con qualche spunto architettonico di pregio (la fortezza di Akershus e il Teatro dell'Opera su tutti), moltissime occasioni culturali, musei e infiniti spazi verdi. Tra le attrazioni principali della capitale Norvegese: l'Holmenkollen, il trampolino olimpionico di salto con gli sci da cui è possibile godere uno splendido panorama sul fiordo di Oslo. Tantissime, come accennato, le esposizioni museali e i parchi: consigliamo la visita del Norsk Folkemuseum, ricostruzione di un antico villaggio con 150 edifici regionali e l'adiacente Vikingskipene, "la casa delle navi vichinghe" (tra le quali la nave di Tune, ritrovata nel 1867; la Gokstad, del X secolo, e quella di Oseberg, del IX secolo). Decisamente particolare è poi il Vigeland Park che tra ruscelli, prati, alberi e stagni, ospita centinaia di opere scultoree dell’artista norvegese Gustav Vigeland e dedicate all'esplorazione di tutti i sentimenti umani, sotto forma di bronzo e granito.
Il Telemark
La regione del Telemark, è un complesso sistema di corsi d'acqua che solcano vallate verdeggianti coperte da vaste pinete. Ospita uno dei più famosi ed importanti monumenti dell’intera Norvegia, la Stavkirke di Heddal, la più grande delle 28 chiese di legno del Paese. Risalente alla prima metà del Duecento, si fonda su poderosi pilastri in pino locale. Scritte runiche, leggende vichinghe rielaborate in versione cristiana, paurosi volti scolpiti nel legno, permettono di entrare in un’insolita religiosità. La mostra permanente, allestita a fianco della chiesa, offre l’opportunità di conoscerne la storia e di comprendere i dettagli costruttivi. Dopo questa immersione storico-architettonica si torna a godere della incontaminata natura del grande nord. Risalendo la vallata di Hovdall si lambisce la vetta del Gaustahytta (1883 m.), per poi attraversare il maestoso massiccio Haukelifjell.
Bergen e i fiordi
La regione dei fiordi, da sola, varrebbe l’intero viaggio. Una dimensione assolutamente unica: montagne che si tuffano nelle fredde acque dell’oceano, meravigliosi frutteti, un verde scintillante che si perde nel blu del mare, e poi un caleidoscopico rincorrersi di sensazioni che intersecano leggende a tradizioni, folclore a cultura. Da Odda si costeggia il primo fiordo il Sorfjorden, che sfocia nell'Hardangerfjorden, perfetto antipasto di Bergen, la “Capitale dei Fiordi”.
La città, seconda della Norvegia, fu fondata dal re Olav III il Pacifico (1070), il suo primo nome Biorgvin significava "prato tra i monti". Famosa per l'antico quartiere anseatico di Bryggen, interamente costruito in legno e riconosciuto come patrimonio dell'umanità DALL'UNESCO, offre molteplici spunti di interesse. Particolarmente interessante la visita dell’Hanseatic Museum, ospitato da un caratteristico edificio in legno del Settecento. Moltissime le vie che, tra vecchi acciottolati e pittoresche case in legno, emanano un fascino d’altri tempi. Tra i monumenti principali citiamo: Mariakirken, una chiesa romanica del XII secolo; la Torre di Rosenkrantz, un’infinità di esposizioni museali e il Bergen Akvariet, l’acquario composto da oltre 70 vasche.
Puntando verso l’interno ci si imbatte nell'interessante cittadina di Voss, dove si trova la Vangskyrkja, una chiesa risalente al 1270, dietro la quale si trova la celebre croce di St. Olav, che simboleggia la conversione al cristianesimo delle popolazioni locali. Nei dintorni di Voss si estende la riserva naturale del Prestegardsmoen, mentre a solo un chilometro dal centro, si può ammirare il Finnesloftet, il più antico edificio in legno della Norvegia, datato 1250. Da Voss si raggiunge il Sognefjorden, il fiordo più esteso (oltre 200 km) e più profondo (1.308 m) della Norvegia. Uno squarcio con pareti a strapiombo che, di quando in quando, divengono più dolci e accompagnano la navigazione attraverso il canale principale. Le emozioni più forti, però, si possono cogliere navigando nelle sue più strette ramificazioni, su tutte il Naeroyfjord che permette di osservare suggestivi salti d’acqua.
Il Parco Nazionale Jotunheimen
La Sognefjellvegen, con il passo alpino più alto della Scandinavia e vista sul ghiacciaio Juvashitta, è una magnifica strada panoramica che attraversa il Parco Nazionale dello Jotunheimen, un vero paradiso per gli amanti della natura, un susseguirsi di sentieri tra gole rocciose, laghetti, cascate, racchiusi tra le più alte montagne della Norvegia. Nei pressi del parco merita una visita il piccolo centro di Lom, un borgo edificato a pochi passi dalle cascate di Prestfossen. Da Lom si diramano moltissimi percorsi di trekking, ma la cittadina nasconde anche notevoli attrattive culturali: la Stavkirke, innanzitutto, un’interessante edificio in legno risalente al XII secolo e ampliata nel periodo seicentesco; e la Fossheim Steinsenter, la più imponente collezione mineralogica e geologica dell’intera Norvegia.
La Strada delle Aquile
Le scogliere del Geirangerfjorden rappresentano una vista indimenticabile tra pareti a strapiombo e cascate mozzafiato, da godere appieno attraverso un meraviglioso passaggio in quota, sul monte Dalsnibba (1.476 metri). Siamo sulla "Strada delle Aquile", che regala la suggestiva veduta delle "cascate delle sette sorelle". Dopo tanta natura è tempo di approdare nella città costiera di Alesund, nota per il suo porto peschereccio, uno dei più importanti del Paese, e per la caratteristica architettura del centro storico in stile Liberty. Da visitare anche il Sunmore Museum che, in una vasta area all'aperto conserva 55 edifici e 30 navi antiche, oltre a ospitare numerose mostre temporanee.
Nel regno dei Troll
Costeggiando lo Storfjorden, la strada prosegue lungo la Trollstigveien, un percorso panoramico scavato nella roccia con vista, da brividi, sul Trollveggen, la parete a strapiombo più alta del nord Europa. Il toponimo, com'è facile intuire, deriva dai mitici Troll, i fantasiosi personaggi presenti in tutte le saghe nordiche. Entriamo nella regione del Trondelag, caratterizzata a ovest da una frastagliatissima costa con profondi fiordi; all'interno da lande montuose costellate da numerosi laghi e cascate.
Merita una sosta la città universitaria di Trondheim, antica capitale della Norvegia. La sua cattedrale, la Nidaros Domkirke, l'edificio medioevale più importante della Norvegia, è il simbolo stesso della cristianità norvegese. La tradizione, infatti, vuole che il suo altare sia stato posto direttamente sulla tomba originaria di St. Olav, il re vichingo che si convertì al cristianesimo. In questa chiesa si svolge la cerimonia di incoronazione dei sovrani norvegesi, e sono conservati i gioielli della corona. Oltre gli immancabili musei, Trondheim riserva altri notevoli spunti di interesse nel quartiere di Bryggen, nell'ottagonale chiesa di Hospital e nella sinagoga.
Il Circolo Polare Artico
A 66° 33' di latitudine nord, sull'altopiano desertico di Saltfjellet, si supera il Circolo polare artico (Polarsirkelen). Un semplice punto geografico, che però non manca di suscitare emozioni quasi infantili. Anche nel terzo millennio, questo banalissimo parallelo terrestre rappresenta ancora un confine che separa il mondo da qualcosa che, ancora oggi, è una frontiera mistica, un regno assoluto della natura, dove l'uomo è un ospite, non è il padrone assoluto. O, almeno così, dovrebbe essere.
Isole Lofoten e Vesteralen
Ci attendono le Lofoten, una delle mete più suggestive dell'intera Scandinavia. I rilevi montuosi, le spettacolari strade panoramiche, il maestoso Trollfjorden, il villaggio-museo di A, e poi Nusfjord, Reine, la cittadina bohemien di Haenningsvaer, i caratteristici tralicci in legno presenti dappertutto per l'essiccazione dei merluzzi e delle aringhe. La storia di questo arcipelago è strettamente legato alle vicende della pesca e, ancora oggi, il pungente odore di merluzzo essiccato è una caratterista che impregna l'aria di queste isole. Un merluzzo che, divenuto stoccafisso, raggiunge soprattutto le tavole italiane e si trasforma in incredibili piatti regionali che, a seconda delle latitudini, presentano infinite varianti. Tra le cittadine più caratteristiche c'è senza dubbio il villaggio pedonale di A, una sorta di museo vivente, dove moltissime abitazioni fanno parte del Norsk Fiskevaers Museum che raccoglie case coloniche, rimesse per le imbarcazioni, magazzini, edifici commerciali e strutture per la lavorazione del pesce.
Un breve tratto di mare separa le Lofoten dalle isole Vesteralen. Il paesaggio, scandito da splendidi fiordi, è più impervio e la regione montuosa dell'isola di Hinnoya rappresenta il solo esempio di foresta di tutta la costa settentrionale della Norvegia. Su quest'isola merita una visita il Trondenes Historiske Senter, un vero tuffo in epoca vichinga. Sull'isola di Langoya, invece, l'antico villaggio di pescatori di Nyksund, abbandonato dall'industria del mare, si sta trasformando in una colonia artistica, immersa in un contesto da cartolina.
Il Finnmark e Capo Nord
Rientrati sulla costa norvegese, si attraversa la regione montuosa di Troms, per arrivare a Tromso la più vitale città a nord del Circolo Polare Artico. Tra le sue tante attrattive un paio di musei dedicati all’Artico, un originale giardino botanico dedicato a specie artiche e alpine, e la Mack Olbryggeri, un birrificio fondato nel lontano 1877, vera e propria istituzione cittadina. Costeggiando fiordi scenografici ci avviciniamo all'estremo nord norvegese. Il ghiacciaio Store Lenangstind, sulla riva opposta del Lingefjord, anticipa il Finnmark, la terra dei Lapponi. Presso Alta, meritano una visita le incisioni rupestri, risalenti al 4.000 a.C, del museo di Hjemmeluft. Patrimonio dell’umanità, l’area di Hjemmeluft presenta oltre 2.500 incisioni che rappresentano orsi, renne, alci, scene di caccia e navi.
Costeggiando il Porsangen fjord e attraversando il tunnel si raggiunge l'isola Mageroya, al cui estremo nord si trova la meta ultima del viaggio: NordKapp. Il paesaggio, etereo e rarefatto dell’atmosfera artica, benché decisamente inflazionato dalla massa turistica, riesce ancora a suscitare emozioni. Consigliamo la visita al centro turistico di Nordkapp in serata, per ammirare, tempo permettendo, lo spettacolo del sole di mezzanotte e per le foto di rito alla rupe.
Lapponia: la terra dei Sami
Lasciamo la Norvegia per addentraci in Finlandia. Ci attende la Lapponia finlandese, la terra del popolo Sami, lapponi allevatori di renne. È la terra delle grandi distese verdi a perdita d’occhio, della tundra, delle foreste di betulle e dei grandi laghi che si estende su una vasta area divisa tra Finlandia, Svezia e Norvegia. Come tutte le etnie minoritarie, anche i Sami, specialmente nel passato, hanno visto calpestati i loro diritti; oggi, grazie a una visione sociale decisamente più moderna, l’identità Sami sta rafforzandosi, in special modo proprio in Finlandia. Anche grazie al turismo, i Sami stanno trovando nuove fonti di sostentamento.
Prima tappa in terra finlandese è Inari, sull'omonimo lago, con le sue 3.000 isole. Inari è il cuore della Lapponia finlandese e ospita uno dei più interessanti musei all'aperto di tutto il Paese. Il Sami museum, a nord della città, è totalmente dedicato alla cultura dei lapponi, presenta numerosi edifici e ricostruisce le vicende storiche e tradizionali di questo popolo. Un bellissimo percorso di trekking all'interno dell’area espositiva, attraverso un susseguirsi di piccoli laghetti, raggiunge la Pielpajarven Kirkko, una bella chiesa un legno della seconda metà del Settecento.
Puntiamo decisamente verso sud. Nei pressi di Saariselka, salendo il colle Kaunispaa, ci si può rendere conto dell’immensità di questi spazi. Lo sguardo corre liberamente verso il confine con la Russia, attraverso una landa senza alture, che concede terreno alla meditazione. Lungo la strada meritano una sosta il Kultamuseum, il villaggio dei cercatori d'oro a Tankavaara e, pochi chilometri prima di Rovaniemi, il Circolo Polare Artico, che qui prende il nome di Napapiiri, con la caratteristica casa di Babbo Natale. Ultima città finlandese è Rovaniemi, capitale del popolo Sami. Grandi attrazioni cittadine: la Casa Arktikum, che ospita mostre sulla vita nelle regioni artiche, e il complesso architettonico Lappia-talo.
Svezia e Danimarca: il rientro
Entriamo in Svezia: la strada che costeggia il Golfo di Botnia ci accompagna per centinaia di chilometri fino alla capitale. Meritano una visita lungo il tragitto Gammelstad nei pressi di Lulea, cittadina storica, costruita dai pellegrini nel medioevo attorno alla cattedrale; Hudiksvall, sulla costa centrale, con il caratteristico quartiere sul fiordo, lo Strommingssundet, interamente costruito da piccole case di legno e, ovviamente, Stoccolma. Ancora una lunga tappa di trasferimento per raggiungere la capitale danese Copenaghen prima di imbarcarsi su uno dei tanti traghetti per il rientro in Germania. Per le informazioni sulle capitali rimandiamo ai servizi specifici.
Informazioni utili
Prima di partire. Potete servirvi dei siti ufficiali degli Uffici del turismo di Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia, per una selezione di notizie utili e per scaricare materiale informativo e verificare le offerte di ricettività. Vi saranno di sicuro supporto nella pianificazione del viaggio.
Documenti e Valuta. E' sufficiente la carta d'identità valida per l'espatrio. Anche se l'avvento della moneta unica europea ha enormemente semplificato la gestione della valuta, attualmente Norvegia, Svezia e Danimarca, cioè gli stati nei quali maggiormente si sviluppa l'itinerario, non fanno parte dell'area dell'Euro. La carta di credito è accettata senza problemi in ristoranti, alberghi, campeggi, distributori di benzina, supermercati, negozi di souvenir.
Periodo e clima. I mesi di Luglio e Agosto sono gli unici che possono garantire condizioni climatiche accettabili. Non esiste un periodo meno a rischio, è solo questione di fortuna. In nove viaggi a Capo Nord e altrettanti in diverse regioni scandinave e isole del Baltico mi è capitato di tutto: sole mediterraneo, giorni di pioggia battente, bufere, neve. Le temperature possono essere estremamente varie, si può passare dai 25/30 gradi nel sud a temperature decisamente invernali sopra il Circolo Polare Artico. Le belle giornate soleggiate sono solitamente accompagnate da temperature primaverili.
Durata del viaggio. Non avrebbe senso dedicare a questo viaggio meno di tre settimane, si trasformerebbe in una faticosa corsa contro il tempo, perdendo tutto il fascino delle bellezze naturali che vanno cercate e approfondite prima e dopo NordKapp. Tre settimane è il periodo minimo consigliato ma impone un attento studio dell'itinerario e una programmazione dei tempi rigorosa, richiede delle scelte e giocoforza vi obbligherà a rinunciare a qualcosa. Se amate improvvisare, non avere vincoli e la libertà di scegliere sul momento, prendetevi un mese di tempo.
Traghetti. Dalla Germania si può traghettare in Danimarca e proseguire per la capitale Copenhagen, da qui, in poco più di mezz'ora, si raggiunge Malmo in Svezia, attraversando il lungo ponte Øresund. Esistono anche rotte alternative da Germania e Danimarca per Oslo, Goteborg e altri porti del sud di Norvegia e Svezia. I traghetti interni norvegesi che attraversano i fiordi o che collegano le isole non possono essere prenotati dall'Italia. Si pagano direttamente all'imbarco e gli orari si possono verificare direttamente sui siti delle compagnie di navigazione (trovate l'elenco degli operatori sul sito dell'Ente Norvegese per il Turismo), beninteso che le tratte brevi sono praticamente a ciclo continuo durante il periodo estivo.
Codice della strada. I paesi scandinavi sono noti per il livello di civiltà raggiunto e ciò si manifesta anche nel comportamento su strada. Da parte degli automobilisti e motociclisti locali c'è un rispetto totale dei limiti di velocità, dei cartelli di pericolo, delle strisce pedonali, delle precedenze, dei rallentamenti nei pressi degli incroci. È chiaro che uno sforzo di disciplina, nell'attraversare questi paesi, va fatto anche perché il controllo e la repressione da parte della polizia è capillare soprattutto all'ingresso delle città e le multe per chi non rispetta i limiti di velocità sono molto elevate.
Le strade panoramiche norvegesi. Sono tantissimi i viaggiatori che, guidando lungo questi itinerari, hanno scoperto curva dopo curva il meglio della natura norvegese nella regione dei Fiordi, nell'arcipelago delle Lofoten e in Lapponia. Per valorizzare questo vero e proprio patrimonio è nato il progetto delle Strade Turistiche Nazionali. Il piano complessivo, che ad oggi comprende 18 itinerari che coprono 2000 chilometri di rete stradale, ha comportato il miglioramento della qualità delle strade, la creazione di parcheggi, luoghi panoramici, aree di sosta e l'ampliamento della ricettività.
Alloggi e ristoranti. Gli alberghi costituiscono la scelta più confortevole, a fronte del prezzo decisamente più alto. La disponibilità è molto variegata: si va dagli alberghi 4 e 5 stelle ad una larga diffusione di alberghi 3 stelle, con un buon rapporto qualità prezzo, per finire con alberghi turistici e motel più economici. Le alternative a basso costo sono gli ostelli per giovani e famiglie denominati Vandrerhiem, le camere private, le fattorie e soprattutto gli chalet, una formula di pernottamento molto diffusa all'interno dei campeggi. Se partite in gruppi di almeno 4 persone quest'ultima soluzione è sicuramente da preferire. Potete risparmiare il 50% rispetto al prezzo di una camera d'albergo, dormire in modo confortevole in letti a castello, noleggiando lenzuola e coperte o portandovi da casa il sacco a pelo. Gli chalet migliori sono dotati di doccia calda, televisione, e di una cucina con l'occorrente per cucinare. Trovate i riferimenti utili sui siti degli Enti del turismo scandinavi.
Massima attenzione nella scelta dei ristoranti in Norvegia. E' molto facile in un buon ristorante spendere il doppio rispetto alla media italiana, a seconda della scelta dei piatti naturalmente, ma soprattutto delle bevande. La situazione è meno drammatica in Finlandia e in Svezia ma comunque impone sempre una certa cautela. Date le premesse è quasi obbligatorio rivolgersi a grill, pizzerie, ai chioschi lungo la strada e ai supermarket per fare scorta di provviste. Qui si possono trovare carne (da provare quella di renna), ottimo pesce a buon prezzo e l'immancabile salmone affumicato.
Per i motociclisti. L'abbigliamento specifico è fondamentale per affrontare il viaggio, anzi si può dire che è la condizione basilare per la sua riuscita. Si deve partire con un abbigliamento tecnico adeguato per il freddo e la pioggia, giacca e pantaloni in goretex e tuta antipioggia, sottotuta in tessuto termico, stivali impermeabili o copri stivali.
Preparazione fisica. Anche se oggi raggiungere Capo Nord non è più una impresa per fuoristradisti, non sottovalutate l'impegno per voi e soprattutto per la vostra compagna. Considerate che dovrete sopportare delle medie di 4/500 km al giorno in qualunque condizione di tempo possibile: dal caldo afoso che vi accompagnerà per buona parte della Germania al freddo invernale sopra il Circolo Polare Artico. Un consiglio è quello di allenarsi durante l'inverno e la primavera a mantenere medie chilometriche elevate in condizioni climatiche avverse perché possono riprodurre fedelmente le peggiori condizioni che potreste trovare.
Preparazione della moto. La moto non necessita di una preparazione specialistica in quanto si affronta un viaggio interamente su strade asfaltate. Deve essere tagliandata a puntino, con corona, pignone, catena e pastiglie nuovi, gomme rigorosamente nuove, sia all'anteriore, sia al posteriore. Fate controllare con attenzione anche l'impianto elettrico. Partire con la moto perfettamente in ordine è basilare, anche perché dover cambiare una gomma o riparare la moto in certe zone della Lapponia può essere un problema, da quelle parti moto se ne vendono poche, al contrario delle motoslitte per ovvi motivi, per cui i concessionari sono spesso sprovvisti di pezzi di ricambio. Oltre al tempo perso per l'attesa di un pezzo di ricambio, spesso si devono sommare anche costi decisamente più alti rispetto alla media italiana.
I rifornimenti di carburante non sono un problema, esiste una capillare rete di distributori delle principali compagnie petrolifere, localizzati solitamente all'ingresso delle città. L'unica avvertenza che si deve seguire è di calcolare correttamente la propria autonomia quando si attraversano massicci montuosi o foreste lontane da centri abitati. Nella maggioranza dei casi le stazioni di servizio non accettano più contante ma solo carte di credito. Prezzi sopra la media nel Finnmark.
Da soli o in gruppo? Questa è una scelta legata a molte variabili soggettive. Chiariamo subito che i paesi scandinavi sono tra i più civili e sicuri al mondo, con servizi eccellenti e un'ottima assistenza medica per cui anche il singolo o la coppia in moto non devono avere il patema d'animo legato alla propria incolumità e sicurezza. Sono altre semmai le considerazioni da tenere presente. Se siete ben organizzati e avete spirito d'avventura, a Capo Nord ci potete andare da soli. Se, al contrario, non avete tempo per preparare il percorso, se non siete a vostro agio con la lingua inglese, se amate stare in compagnia, e se soprattutto siete alle prime esperienze in moto sulle lunghe distanze, non sottovalutate l'impegno di affrontare un viaggio di 10.000 km e prendete in considerazione la possibilità di aggregarvi ad un moto club o di partecipare ad un viaggio a Capo Nord organizzato in gruppo.
Prima di partire. Potete servirvi dei siti ufficiali degli Uffici del turismo di Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia, per una selezione di notizie utili e per scaricare materiale informativo e verificare le offerte di ricettività. Vi saranno di sicuro supporto nella pianificazione del viaggio.
Documenti e Valuta. E' sufficiente la carta d'identità valida per l'espatrio. Anche se l'avvento della moneta unica europea ha enormemente semplificato la gestione della valuta, attualmente Norvegia, Svezia e Danimarca, cioè gli stati nei quali maggiormente si sviluppa l'itinerario, non fanno parte dell'area dell'Euro. La carta di credito è accettata senza problemi in ristoranti, alberghi, campeggi, distributori di benzina, supermercati, negozi di souvenir.
Periodo e clima. I mesi di Luglio e Agosto sono gli unici che possono garantire condizioni climatiche accettabili. Non esiste un periodo meno a rischio, è solo questione di fortuna. In nove viaggi a Capo Nord e altrettanti in diverse regioni scandinave e isole del Baltico mi è capitato di tutto: sole mediterraneo, giorni di pioggia battente, bufere, neve. Le temperature possono essere estremamente varie, si può passare dai 25/30 gradi nel sud a temperature decisamente invernali sopra il Circolo Polare Artico. Le belle giornate soleggiate sono solitamente accompagnate da temperature primaverili.
Durata del viaggio. Non avrebbe senso dedicare a questo viaggio meno di tre settimane, si trasformerebbe in una faticosa corsa contro il tempo, perdendo tutto il fascino delle bellezze naturali che vanno cercate e approfondite prima e dopo NordKapp. Tre settimane è il periodo minimo consigliato ma impone un attento studio dell'itinerario e una programmazione dei tempi rigorosa, richiede delle scelte e giocoforza vi obbligherà a rinunciare a qualcosa. Se amate improvvisare, non avere vincoli e la libertà di scegliere sul momento, prendetevi un mese di tempo.
Traghetti. Dalla Germania si può traghettare in Danimarca e proseguire per la capitale Copenhagen, da qui, in poco più di mezz'ora, si raggiunge Malmo in Svezia, attraversando il lungo ponte Øresund. Esistono anche rotte alternative da Germania e Danimarca per Oslo, Goteborg e altri porti del sud di Norvegia e Svezia. I traghetti interni norvegesi che attraversano i fiordi o che collegano le isole non possono essere prenotati dall'Italia. Si pagano direttamente all'imbarco e gli orari si possono verificare direttamente sui siti delle compagnie di navigazione (trovate l'elenco degli operatori sul sito dell'Ente Norvegese per il Turismo), beninteso che le tratte brevi sono praticamente a ciclo continuo durante il periodo estivo.
Codice della strada. I paesi scandinavi sono noti per il livello di civiltà raggiunto e ciò si manifesta anche nel comportamento su strada. Da parte degli automobilisti e motociclisti locali c'è un rispetto totale dei limiti di velocità, dei cartelli di pericolo, delle strisce pedonali, delle precedenze, dei rallentamenti nei pressi degli incroci. È chiaro che uno sforzo di disciplina, nell'attraversare questi paesi, va fatto anche perché il controllo e la repressione da parte della polizia è capillare soprattutto all'ingresso delle città e le multe per chi non rispetta i limiti di velocità sono molto elevate.
Le strade panoramiche norvegesi. Sono tantissimi i viaggiatori che, guidando lungo questi itinerari, hanno scoperto curva dopo curva il meglio della natura norvegese nella regione dei Fiordi, nell'arcipelago delle Lofoten e in Lapponia. Per valorizzare questo vero e proprio patrimonio è nato il progetto delle Strade Turistiche Nazionali. Il piano complessivo, che ad oggi comprende 18 itinerari che coprono 2000 chilometri di rete stradale, ha comportato il miglioramento della qualità delle strade, la creazione di parcheggi, luoghi panoramici, aree di sosta e l'ampliamento della ricettività.
- Varanger (Finnmark). 160 km da Varangerbotn a Hamningberg lungo il fiordo di Varanger e costeggiando il Mare di Barents.
- Havoysund (Finnmark). Da Kokelv al villaggio di pescatori di Havøysund per una distaza totale di 66 km.
- Isola di Senja (Troms). 90 km da Gryllefjord a Botnhamn.
- Isola di Andoya (Nordland). 51 km da Andenes ad Åkneskrysset.
- Arcipelago delle Lofoten (Nordland). 184 km da Raftsunde al villaggio di Å.
- Helgelandskysten (Nordland). RV 17 percorre tutta la costa da Holm a Godøystraumen per una distanza totale di 416 km e 6 traghetti.
- La strada dell'Atlantico (Kristiansund e Nordmøre). 36 km da Kårvåg a Bud.
- Geiranger e la strada dei Troll (Molde e Romsdal). 106 km da Langevatn nell'altopiano Strynefjell fino al ponte di Sogge nella valle Romsdalen, compreso un traghetto che attraversa il Nordalsfjord da Eidsdal a Linge.
- Rondane (Hedmark). 75 km da Muen e la chiesa di Sollia fino a Folldal.
- L’antica Strada di Strynefjell. 27 km da Grotli a Videseter (Sogn e Fjordane/Oppland).
- Sognefjell. 108 km da Lom fino a Gaupne (Sogn e Fjordane/Oppland)
- Gaularfjellet (Sogn e Fjordane). 130 km da Balestrand a Eldalsosen e Moskog e da Eldalsosen a Sande.
- Valdresflye (Oppland). 37 km da Garli fino a Besstrondsæter.
- Aurlandsfjellet (Sogn e Fjordane). 47 km da Aurlandsvangen a Lærdalsøyra.
- Hardangervidda (Hordaland). 67 km da Haugastøl a Eidfjord.
- Hardanger. Comprende i tratti tra Granvin e Steindalsfossen, tra Norheimsund e Tørvikbygd, da Jondal a Utne e da Kinsarvik a Odda e Låtefoss. la strada ha una lunghezza totaledi 158 km.
- Ryfylke (Rogaland). 183 km da Oanes sul Lysefjord fino a Hårå nella valle Røldal.
- Jæren. Da Ogna a Bora per una distanza di 41 km.
Alloggi e ristoranti. Gli alberghi costituiscono la scelta più confortevole, a fronte del prezzo decisamente più alto. La disponibilità è molto variegata: si va dagli alberghi 4 e 5 stelle ad una larga diffusione di alberghi 3 stelle, con un buon rapporto qualità prezzo, per finire con alberghi turistici e motel più economici. Le alternative a basso costo sono gli ostelli per giovani e famiglie denominati Vandrerhiem, le camere private, le fattorie e soprattutto gli chalet, una formula di pernottamento molto diffusa all'interno dei campeggi. Se partite in gruppi di almeno 4 persone quest'ultima soluzione è sicuramente da preferire. Potete risparmiare il 50% rispetto al prezzo di una camera d'albergo, dormire in modo confortevole in letti a castello, noleggiando lenzuola e coperte o portandovi da casa il sacco a pelo. Gli chalet migliori sono dotati di doccia calda, televisione, e di una cucina con l'occorrente per cucinare. Trovate i riferimenti utili sui siti degli Enti del turismo scandinavi.
Massima attenzione nella scelta dei ristoranti in Norvegia. E' molto facile in un buon ristorante spendere il doppio rispetto alla media italiana, a seconda della scelta dei piatti naturalmente, ma soprattutto delle bevande. La situazione è meno drammatica in Finlandia e in Svezia ma comunque impone sempre una certa cautela. Date le premesse è quasi obbligatorio rivolgersi a grill, pizzerie, ai chioschi lungo la strada e ai supermarket per fare scorta di provviste. Qui si possono trovare carne (da provare quella di renna), ottimo pesce a buon prezzo e l'immancabile salmone affumicato.
Per i motociclisti. L'abbigliamento specifico è fondamentale per affrontare il viaggio, anzi si può dire che è la condizione basilare per la sua riuscita. Si deve partire con un abbigliamento tecnico adeguato per il freddo e la pioggia, giacca e pantaloni in goretex e tuta antipioggia, sottotuta in tessuto termico, stivali impermeabili o copri stivali.
Preparazione fisica. Anche se oggi raggiungere Capo Nord non è più una impresa per fuoristradisti, non sottovalutate l'impegno per voi e soprattutto per la vostra compagna. Considerate che dovrete sopportare delle medie di 4/500 km al giorno in qualunque condizione di tempo possibile: dal caldo afoso che vi accompagnerà per buona parte della Germania al freddo invernale sopra il Circolo Polare Artico. Un consiglio è quello di allenarsi durante l'inverno e la primavera a mantenere medie chilometriche elevate in condizioni climatiche avverse perché possono riprodurre fedelmente le peggiori condizioni che potreste trovare.
Preparazione della moto. La moto non necessita di una preparazione specialistica in quanto si affronta un viaggio interamente su strade asfaltate. Deve essere tagliandata a puntino, con corona, pignone, catena e pastiglie nuovi, gomme rigorosamente nuove, sia all'anteriore, sia al posteriore. Fate controllare con attenzione anche l'impianto elettrico. Partire con la moto perfettamente in ordine è basilare, anche perché dover cambiare una gomma o riparare la moto in certe zone della Lapponia può essere un problema, da quelle parti moto se ne vendono poche, al contrario delle motoslitte per ovvi motivi, per cui i concessionari sono spesso sprovvisti di pezzi di ricambio. Oltre al tempo perso per l'attesa di un pezzo di ricambio, spesso si devono sommare anche costi decisamente più alti rispetto alla media italiana.
I rifornimenti di carburante non sono un problema, esiste una capillare rete di distributori delle principali compagnie petrolifere, localizzati solitamente all'ingresso delle città. L'unica avvertenza che si deve seguire è di calcolare correttamente la propria autonomia quando si attraversano massicci montuosi o foreste lontane da centri abitati. Nella maggioranza dei casi le stazioni di servizio non accettano più contante ma solo carte di credito. Prezzi sopra la media nel Finnmark.
Da soli o in gruppo? Questa è una scelta legata a molte variabili soggettive. Chiariamo subito che i paesi scandinavi sono tra i più civili e sicuri al mondo, con servizi eccellenti e un'ottima assistenza medica per cui anche il singolo o la coppia in moto non devono avere il patema d'animo legato alla propria incolumità e sicurezza. Sono altre semmai le considerazioni da tenere presente. Se siete ben organizzati e avete spirito d'avventura, a Capo Nord ci potete andare da soli. Se, al contrario, non avete tempo per preparare il percorso, se non siete a vostro agio con la lingua inglese, se amate stare in compagnia, e se soprattutto siete alle prime esperienze in moto sulle lunghe distanze, non sottovalutate l'impegno di affrontare un viaggio di 10.000 km e prendete in considerazione la possibilità di aggregarvi ad un moto club o di partecipare ad un viaggio a Capo Nord organizzato in gruppo.